L’intervento sul fabbricato nel centro storico di Faenza, curato dallo studio Bartoletti Cicognani, rilegge l’impianto razionalista anni ’50 senza alterarne proporzioni e tipologia, introducendo soluzioni contemporanee che rimangono però visivamente leggere. La casa è pensata come un organismo che respira luce: forniti da Edilpiù, gli infissi esterni a un’unica anta, disegnati su misura e caratterizzati da profili minimali nascosti, garantiscono facciate estremamente pulite, mentre le porte interne a filo muro accentuano la continuità materica degli ambienti. La soglia tra interno ed esterno diventa un dispositivo architettonico centrale: la grande vetrata scorrevole della cucina e la passerella sospesa che collega balcone e terrazzo definiscono un rapporto dilatato con il cortile, un prolungamento naturale degli spazi domestici. All’interno, intonachini di calce, resine, carte da parati e rivestimenti ceramici convivono con i pavimenti originali restaurati, mentre una palette cromatica calibrata costruisce atmosfere diverse senza perdere coerenza. Tecnologia e impianti sono integrati con discrezione: radiatori minimali verniciati come le pareti, raffrescamento canalizzato, illuminazione puntuale a scomparsa. Ampio il ricorso al su misura, dagli arredi ai manufatti in cemento fino ai serramenti metallici progettati ad hoc, che rafforzano il dialogo tra i due corpi di fabbrica e confermano l’identità unitaria dell’intervento.
“L’edificio, pur inserito nel tessuto storico”, racconta Luigi Cicognani, “non era vincolato: questo ci ha permesso di adottare infissi ad anta unica, tipici dell’architettura moderna, senza interferire con il linguaggio della facciata. I profili ridotti e in parte nascosti, abbinati al vetrocamera, ci consentono di introdurre soluzioni performanti mantenendo una presenza quasi invisibile. Allo stesso modo, nella soglia tra interno ed esterno abbiamo cercato continuità più che separazione: la grande vetrata in alluminio scompare nella parete, eliminando la percezione del filtro fra interno ed esterno, mentre materiali e tonalità affini tra le pavimentazioni interne restaurate e le superfici esterne in gres porcellanato neutro creano una transizione sfumata”.
