Marco Borrelli

Coraggio e cultura: il cuore di Ravenna Festival

Donde hay música no puede haber cosa mala

(“Dove c’è musica non ci può essere alcun male”)

— Cervantes, Don Chisciotte

Parole che ben rispecchiano lo spirito di Ravenna Festival (fino al 13 luglio con oltre 100 alzate di sipario e più di mille artisti coinvolti), evento che da sempre trova nella musica e nelle arti performative uno spazio di confronto e dialogo. 

Il provocatorio titolo “Dove c’è musica, c’è speranza”, che raccoglie il programma 2025, propone un modello di coraggio mutuato dall’epica antica e medievale, in cui il paradigma non il è privilegio degli oppressori, ma il valore ma la riscossa degli oppressi. “Se la musica è una garanzia contro il male, come suggerisce Sancho”, spiega il Franco Masotti, co-direttore Artistico di Ravenna Festival, “è perché la cultura e le arti sono capaci di creare connessioni in un’epoca che separa, nega, dimentica. A questo coraggio contemporaneo guarda Ravenna Festival: un coraggio che non impugna spade ma idee, empatia e speranza”.

Ravenna Festival da sempre instaura un forte legame con il territorio romagnolo: “Se Ravenna”, continua Masotti, “con la sua stratificata identità nata al crocevia di culture diverse, è al contempo punto di partenza e destinazione di ogni edizione del Festival, nel tempo l’itinerario tracciato dalla manifestazione si è allargato ad abbracciare altri luoghi e territori che non sono semplici ‘contenitori’ di spettacolo, ma spazi vivi capaci di raccontare le comunità attraverso la loro stessa architettura. Ne è un caso eccellente il Pavaglione di Lugo, quadriportico settecentesco che fu il cuore di un fiorente commercio dei bozzoli del baco da seta nella cittadina romagnola e oggi è cornice ideale per l’incontro fra pubblico e spettacolo dal vivo. Un incontro che negli anni, come vuole la vocazione multidisciplinare che il Festival coltiva da sempre, è avvenuto nel segno della grande sinfonica con direttori come Riccardo Muti o Valery Gergiev, della musica per il cinema con gli omaggi a Morricone e Bacalov, del pop d’autore con La Rappresentante di Lista e Colapesce Dimartino. E ancora tanti altri ospiti”.

Quest’anno il Pavaglione di Lugo ha anche ospitato il concerto di Enrico Rava & Stefano Bollani, sponsorizzato da EdilPiù, da sempre vicina al tessuto locale nella promozione di eventi che valorizzano bellezza, comunità e territorio.