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Ponte termico: nozioni base

Il ponte termico è un punto dell’involucro edilizio in cui si verifica una discontinuità di isolamento, cioè un’area in cui il calore “passa” più facilmente dall’interno all’esterno. Si manifesta spesso in corrispondenza di pilastri, travi, balconi o infissi. Oltre a generare dispersioni energetiche e aumento dei consumi, provoca condensa e formazione di muffe,compromettendo il comfort abitativo e la durabilità dei materiali.

Ponte termico e infissi nelle nuove costruzioni

Nelle nuove costruzioni, la corretta gestione dei ponti termici in corrispondenza dei serramenti è fondamentale per raggiungere le prestazioni energetiche richieste dal D.M. “Requisiti Minimi” 2025 e garantire il comfort interno. L’attenzione si concentra soprattutto sulla giunzione tra telaio, controtelaio e muratura: un nodo tecnico che, se non correttamente progettato, può diventare una via preferenziale per le dispersioni. Per evitarlo, si impiegano materiali coibenti, isolanti e impermeabilizzanti ad alte prestazioni, in grado di interrompere la continuità termica tra interno ed esterno e assicurare al contempo la tenuta all’aria, all’acqua e al vapore.
Le linee guida IFT Rosenheim raccomandano che l’installatore qualifichi e certifichi l’intero sistema di posa, anche quando il controtelaio è fornito dall’impresa edile, fornendo istruzioni specifiche per ottenere il risultato prestazionale previsto. È importante evitare materiali rigidi e conduttivi, come il cemento, sostituendoli con giunti elastici e isolanti a bassa conducibilità termica (λ). Nei cassonetti per avvolgibili, infine, si impiegano elementi coibentati e barriere termiche integrate, che assicurano continuità all’isolamento e riducono le perdite nella parte superiore dell’infisso.

Gestione del ponte termico in interventi di retrofit

Nel caso di ristrutturazioni o sostituzioni di serramenti esistenti, la correzione dei ponti termici è più complessa a causa dei vincoli strutturali e della necessità di limitare gli interventi invasivi. Il punto più critico è il bancale passante (o davanzale della finstra), spesso in marmo o pietra, che collega direttamente interno ed esterno e crea un’elevata trasmittanza lineica ψ, ossia un’ampia dispersione di calore per metro lineare. Nelle nuove costruzioni questo elemento viene interrotto con appositi giunti termici, ma negli edifici esistenti l’intervento può risultare difficoltoso. Una soluzione efficace prevede il taglio meccanico del davanzale con doppio disco e il successivo riempimento della scanalatura con materiali isolanti termo-idrofobi, riducendo così le perdite senza alterare l’estetica della facciata. In assenza di tale intervento, mantenere una buona ventilazione e un corretto controllo dell’umidità interna degli ambienti è essenziale per evitare la formazione di condensa e muffe nella zona inferiore dell’infisso.