Quando lo spazio diventa musica
in Voci

Dove nasce lo spazio sonoro nell’architettura contemporanea? Ogni edificio, ogni casa, produce suoni: vibrazioni, echi, rumori del vivere quotidiano. I materiali, l’ambiente e il rapporto tra interno ed esterno trasformano lo spazio in uno strumento musicale. Architettura e musica si uniscono così in un’esperienza sensoriale che invita a esplorare nuove armonie. Alcune suggestioni sulla musica e lo spazio.

LUca maria babini

LUca maria babini

Compositore

Come l’immagine si lega al suono, l’architettura si lega allo spazio e di conseguenza al suono stesso. Nei luoghi è il suono a definire la percezione delle immagini e degli spazi, attraverso rimbombo e riverbero. Le persone non vedenti si orientano proprio attraverso il suono. È una relazione che mi affascina molto e non si smette mai di indagare.

 

Leggi l’intervista: https://edilpiu.eu/2021/12/16/suono-e-immagini/ 

Lorenzo Palmeri e Gaia Dallera Ferrario

Lorenzo Palmeri e Gaia Dallera Ferrario

Architetto e artista multimediale

Il rapporto fra musica e architettura nasce innanzitutto dalla fisicità dei materiali stessi, dai volumi, dai vuoti. La materia ha un proprio modo di trasportare il suono. Concetti come onda e frequenza sono intercambiabili fra tutte le discipline artistiche: architettura e musica hanno un linguaggio comune, in cui si parla di ritmo, cadenze, pause, vuoti e pieni. Secondo Johann Wolfgang Goethe, «l’architettura è musica congelata». 

[Leggi l’intervista:https://edilpiu.eu/2021/12/27/fra-musica-e-architettura/  

“Tracce dell’abitare”: un format promosso da Edilpiù e curato da Lorenzo Palmeri e Gaia Dallera Ferrario. Leggi di più: https://edilpiu.eu/musica-architettura/ ]

John Cage

John Cage

Musicista compositore

Inventa il tema architettonico del “piano preparato” che introduce elementi esterni tra le corde del pianoforte, generando suoni “imprecisi” e disturbi “imprevedibili” ogni volta che si suona una certa nota. Su questo pensiero si situa l’idea del suono fuori controllo, imprevisto, simile al gesto naturale come la caduta della pioggia o il corso dell’acqua in un fiume. Una visione che ha fortemente influenzato in modo trasversale certi percorsi dell’architettura spontanea e di certo primitivismo.

 

 

Leggi e ascolta la playlist: https://edilpiu.eu/2021/06/07/tracce-abitare-john-cage/

Brian Eno

Brian Eno

Musicista e compositore

Parte dagli esperimenti della “Muzak” (background musicali per gli ambienti commerciali) per portare qualità al suono degli ambienti. Celebre “Music for Airports” che cercano identità in architetture ostili e di passaggio. Progettista di spazi sonori, Eno ha mostrato un atteggiamento progettuale più vicino a quello di un architetto che non a quello del tipico musicista.

 

Leggi e ascolta la playlist: https://edilpiu.eu/2021/06/07/tracce-abitare-brian-eno/ 

Matthiew Herbert

Matthiew Herbert

Musicista e compositore

Penso che tra 100 anni Starbucks brevetterà il suono del loro caffè, ecco perché vedo questo momento come un’età d’oro del suono, in cui siamo liberi di fare qualsiasi cosa. Ed è per questo che sento la responsabilità di andare avanti, di rendere le cose difficili, esplorando anche aree scomode.

 

 

Leggi e ascolta la playlist: https://edilpiu.eu/2021/06/07/tracce-abitare-matthew-herbert/

Iannis Xenakis

Iannis Xenakis

Musicista compositore

Musica e architettura sono arti che non hanno bisogno di imitare le cose; sono arti in cui materia e forma hanno tra loro un rapporto più intimo che altrove; l’una e l’altra si rivolgono alla generale sensibilità. Entrambe ammettono la ripetizione, mezzo onnipotente; entrambe ricorrono agli effetti fisici della grandezza e dell’intensità…

 

Leggi e ascolta la playlist: https://edilpiu.eu/2021/06/07/tracce-abitare-iannis-xenakis/ 

David Byrne

David Byrne

Musicista e compositore

Fa notare la relazione tra musica e spazio: un ambiente come il CBGB del Lower East Side di Manhattan richiede una musica “rumorosa”, amplificata fino alla distorsione che, viceversa, non si sarebbe sentita. Così come il canto Gregoriano trova il suo spazio naturale nelle cattedrali per i riverberi lunghi generati dai volumi e dai materiali dei luoghi di culto, un’idea musicale come quella del Punk non avrebbe mai potuto nascere e svilupparsi in una cattedrale.

Leggi e ascolta la playlist: https://edilpiu.eu/2021/06/07/tracce-abitare-david-byrne/ 

Giuseppe Sciola

Giuseppe Sciola

Musicista compositore

Dimmi, poiché sei così sensibile agli effetti dell’architettura, non hai osservato, camminando nella città, come tra gli edifici che la popolano taluni siano muti e altri parlino, mentre altri ancora, che son più rari, cantano?

Leggi e ascolta la playlist: https://edilpiu.eu/2021/06/07/tracce-abitare-giuseppe-sciola/

Marius Schnider

Marius Schnider

Musicista e compositore

Analizza in “Pietre che cantano” tre chiostri romanici per giungere alla deduzione che si tratti di vere e proprie architetture sonore, basate sulla stessa struttura del canto gregoriano. Come se la pianta, gli spazi, i vuoti e i pieni, il ritmo stesso dell’edificio suonassero una sorta di canto, in virtù di un ordine percepito a livello interiore.

Leggi e ascolta la playlist: https://edilpiu.eu/2021/06/16/tracce-abitare-marius-schneider/

MIRKO CASADEI

MIRKO CASADEI

Musicista e compositore

Porto avanti la tradizione di famiglia proiettandola nel futuro.  È una missione che mi rende orgoglioso, perché la  nostra musica mette insieme le persone e le generazioni. Nella musica siamo abituati ad attraversare delle soglie per scoprire il nuovo. La musica è sempre in evoluzione grazie agli incontri,  alla contaminazione. È così che nascono nuovi generi.

 

Leggi l’intervista: https://edilpiu.eu/2021/06/03/la-romagna-di-mirko-casadei/

Raul Betti e Greta Ruffino

Raul Betti e Greta Ruffino

Architetti e curatori

[Su Álvaro Siza] In quanto attento compositore di opere architettoniche musicali, Siza coglie subito l’eventuale stonatura di una modifica progettuale che non porta la sua firma. Ama la musica e soprattutto il jazz, per l’importanza dell’improvvisazione. Ma essa non è mai fine a se stessa ed è solo apparente, proprio come nei progetti.

 

Leggi l’intervista: https://edilpiu.eu/2021/06/03/la-soglia-condivisa-alvaro-siza/