Emozione sostenibile
The Shell Passive House,
foto di Chiara Pavolucci.
foto di Chiara Pavolucci.
Da luce a ombra. E ritorno.
di Chiara Tartagni – ph. Chiara Pavolucci
Cangiante ed evanescente quanto una conchiglia. Progettata con protocollo Passivhaus, questa residenza esprime l’equilibrio fra ciò che la sostenibilità richiede e ciò che l’occhio desidera. Lo schermo solare in legno abbraccia interamente l’edificio, modificando la percezione della luce durante il giorno. A sua volta, l’involucro interno si immerge perfettamente nelle ombre create dallo schermo. Niente accende di più la fantasia dell’ombra: ciò che vi si può nascondere è lasciato alla nostra immaginazione. Quando cala il buio, è la luce proveniente dall’interno a portare l’ombra sull’esterno, cambiando di segno la percezione. La casa si trasforma così in una suggestiva lanterna. La struttura esterna segue la stagionale inclinazione dei raggi solari. Se nei mesi più freddi i raggi entrano dal basso attraverso le finestre e regalano calore all’interno, nei mesi più caldi la loro intensità viene respinta dallo schermo solare, assicurando il miglior comfort a chi vive la casa. Proprio le finestre sono state oggetto di un calcolo estremamente accurato: la loro posizione consente di ottenere la massima luminosità, così come il massimo livello di calore. Il riscaldamento dell’edificio si basa esclusivamente su fonti energetiche passive, ossia radiazione solare, calore proveniente dal corpo umano e calore generato dagli elettrodomestici in uso. La casa è quindi totalmente autonoma e non necessita di ulteriori sistemi di condizionamento.
È presente soltanto un impianto di ventilazione meccanica controllata con recuperatore di calore, che espelle l’aria viziata e immette aria dall’esterno alla medesima temperatura, riducendo i livelli di CO2 ed evitando il manifestarsi di aria secca o umida. Le sue caratteristiche non solo permettono all’edificio di produrre più energia di quella consumata, ma determinano l’assenza di emissioni nell’atmosfera. Anche all’interno l’emozione sostenibile vuole la sua parte e ogni elemento si relaziona agli altri per armonia o sapiente contrasto. La pavimentazione continua, in cemento trattato al quarzo, amplia gli spazi e richiama la pietra arenaria delle soglie. Il suo consistente spessore fa sì che il calore del sole assorbito venga poi rilasciato durante la notte, mentre la barriera sul lato inferiore frena l’ingresso delle emissioni di gas radon dal terreno. Tranne alcuni strategici particolari d’ispirazione naturale, gli arredi sono semplici, geometrici e realizzati per rispecchiare l’amorevole attenzione per l’ambiente: con l’ausilio di collanti privi di emissioni di formaldeide, si sposano legno naturale di rovere e marmo di Carrara.
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