Ode al volume
Architetti Grazia Ghezzi e Corrado Venturini, 2019
Rigore e accoglienza
di Nick Montevecchi – ph Daniele Domenicali
Possibile coniugare questi due aspetti in un progetto abitativo? Una domanda – anzi, una sfida – quella posta dinanzi agli architetti Grazia Ghetti e Corrado Venturini. La villa urbana collocata alle porte di Faenza si staglia nel verde del parco circostante come due parallelepipedi disarticolati in cui l’austerità monumentale del fronte – caratteristica la facciata rivestita di travertino romano spazzolato – racchiude un accogliente polmone di verde e acqua. Lì dietro, grandi aperture donano continuità tra volumi interni e giardino, regalando un generale senso di ordine e formalità: la generosa piscina su cui si affacciano – riscaldata da fonti rinnovabili – è incasellata tra il verde del prato e il raffinato connubio tra legno e sasso che ne definisce il bordo. Alle spalle dello specchio d’acqua troviamo i due grandi volumi abitativi: il primo, dedicato ai servizi, e la casa vera e propria, articolata su due piani entrambi connessi tra loro dal corpo centrale con la duplice funzione di ingresso e terrazzo di collegamento. Le ampie vetrate scorrevoli dai profili esigui fondono letteralmente lo spazio interno con l’estero senza soluzione di continuità dando vita a un moderno quanto minimalista jardin d’hiver. Voltando le spalle al giardino scopriamo il peculiare gioco di ombre e luci: la
casa è finita a intonachino colorato in due tonalità contrapposte – prugna e cipria – capaci di esaltare i volumi della casa e accentuare il movimento di facciata. Le grandi aperture di cui è costellata la facciata, in particolar modo al calare del sole, accentuano la dinamicità della struttura con un particolare alternarsi di pieni e vuoti in grado di alleggerire i volumi che – dunque – solo all’apparenza sembrano imponenti e massicci. Entrando nell’abitazione è impossibile rimanere indifferenti di fronte all’imponente scala centrale: realizzata con grandi scalini strutturali in legno massello sorretti da una colonna vertebrale in acciaio, essa funge da pivot tra le spazialità interne dell’abitazione, collegando la grande zona living del piano terra con la controparte zona living del primo piano, anticamera e filtro della zona notte vera e propria. All’interno nulla è lasciato al caso: gli spazi sono disposti in base allo studio delle correnti naturali e destinati in funzione dell’orientamento e dell’esposizione, mentre l’adozione di infissi in alluminio (con schermatura e frangisole a lamelle) e di finiture interne di pregio – mosaico, rovere e ceramica – rendono gli spazi accoglienti e naturali.
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